
Il parco di Pixinortu
il parco dei Sette Fratelli occupa un tratto montuoso della Sardegna meridionale coperto da boschi lussureggianti e abitato da cinghiali, conigli, cervi e astori sardi. All'interno della zona protetta si trovano canyon e resti di nuraghi
Non lontano da Flumini di Quartu, il parco dei Sette Fratelli costituisce un importante polmone verde per la Sardegna meridionale. L’area, vasta 58 chilometri quadrati, ricopre il massiccio montuoso omonimo ed è ricompresa nel territorio di nove comuni: Burcei, Castiadas, Maracalagonis, Quartucciu, Quartu Sant'Elena, San Vito, Sinnai, Villasalto e Villasimius. Il parco è stato istituito con legge regionale nel 1989.
Le cime più alte del parco sono il Monte Serpeddì e Punta Sa Ceraxa, rispettivamente 1067 e 1016 metri. Il territorio è aspro e ricco di gole e canyon come rio Picocca e Baccu Anigiulus, tanto che in alcuni tratti sembra di essere in Colorado. Davvero sorprendente è l’Arco dell’Angelo, uno sperone di granito rosa dal quale si può ammirare un panorama mozzafiato sul Campidano di Cagliari. I fiumi più rilevanti sono il rio Ollastu, il Rio Cannas e il Rio Maidopis.
La zona è interessante per la varietà della flora: si trovano corbezzoli, mirti, erica, ginepri, ontani e lecci. Ci sono anche numerose specie animali come conigli, cervi, astori sardi, cinghiali, martore, daini, falchi pellegrini, gatti selvatici ed aquile reali. Interessante anche il giardino botanico di Maidopis, dove vengono coltivate le principali specie endemiche della flora mediterranea. Il parco riserva sorprese anche per gli amanti dell’archeologia: vi sono infatti numerosi resti di nuraghi e altri insediamenti risalenti al Neolitico.